Supergirl 3×19 “The Fanatical” – Recensione
Un episodio difficile per la nostra ragazza d’acciaio che, dopo la scorsa puntata, non riesce più a trovare un punto d’incontro con Lena. Questa, come ben sappiamo, non si fida più di lei e non ha la benché minima intenzione di perdonarla per il suo “atto di tradimento”, nonostante Supergirl si decida a parlarle onestamente, confessandole il suo dispiacere e chiedendole scusa. Durante questa conversazione tra le due ragazze ho letto due espressioni completamente differenti e opposte: la delusione nel volto di Lena e il dispiacere in quello di Supergirl-Kara perché non dimentichiamoci che la nostra supereroina, in un certo senso, soffre per due.
Anche stavolta mi è parso di leggere, nelle parole e negli occhi di Lena, un tentativo di provocazione che già avevo detto di aver visto nella scena in ascensore della scorsa puntata.

Sono molto curiosa di vedere gli sviluppi di questo rapporto perché la loro amicizia si trova attualmente su un filo del rasoio. Basterebbe un piccolo gesto per far crollare il loro castello. Da questo episodio ho capito che Supergirl vorrebbe rivelare a Lena la sua identità ma è costretta a non farlo per continuare a proteggerla, non solo dai possibili nemici esterni, ma anche dalla sua stessa delusione. Dopotutto Kara lo sa bene, a volte per fare la cosa giusta bisogna sacrificare qualcosa di importante come, nel suo caso, la completa onestà verso i suoi affetti.
Nello sguardo di Kara-Supergirl si scruta la paura che ha di perdere Lena come amica, di deluderla e soprattutto di non infondere più in lei fiducia come finora aveva sempre fatto, per un errore che non avrebbe mai dovuto fare. A volte, purtroppo, basta proprio un gesto o una parola sbagliata a cancellare tutto quello che era stato creato prima e questo Supergirl l’ha capito a sue spese.
Devo ammettere che in questo episodio ho notato nel volto di Supergirl una “sofferenza” costante e credo sia dovuta alla situazione creatasi con Lena.
Passiamo al nemico di questa puntata. Mentre Reign si sta adattando alla kryptonite, usata dai nostri amici per tenerla sedata nel laboratorio di Lena, i seguaci di Coville, in particolar modo Olivia, scoprono la ricetta per creare una Worldkiller e la biondina dal volto d’angelo è intenzionata ad essere la quarta. Fortunatamente tutto va per il meglio e Supergirl riesce a convincerla a lasciar perdere questo piano assurdo, mostrandoci di nuovo la parte di lei che tutti noi amiamo di più, quella che non si arrende e che prova di tutto per far emergere il buono che c’è in noi. Nel frattempo Winn e Lena capiscono come far tesoro di questa scoperta per sfruttarla a loro favore, invertendo il processo di creazione per distruggere Reign una volta per tutte.
Arriviamo poi ad un altro protagonista di questo episodio. Il Guardiano, alias James.
Ad un certo punto la situazione creatasi con i seguaci di Coville porta il capo della CatCo a pensare seriamente di dover rivelare la sua identità per salvare Eve, la ragazza fuggita alle grinfie della setta. Questo momento ci ha fatto capire quanto per James sarebbe difficile confessare a tutti di essere lui il Guardiano. Il nostro supereroe terrestre, passatemi il termine, ci ha aperto la porta, per la prima volta, nel suo passato quando, a soli sette anni, venne arrestato ingiustamente assieme a suo cugino mentre giocavano a nascondino, solo perché i poliziotti non credevano alle loro parole in quanto bambini di colore. James ha quindi sofferto vari episodi di razzismo da parte della comunità e ciò lo porta a temere di non essere accettato e soprattutto apprezzato dopo che National City avrà scoperto che il Guardiano è in realtà un uomo di colore. La situazione però cambia e Olsen non è più costretto a questo sacrificio, se così possiamo definirlo.
Mi è piaciuto che in una serie tv come Supergirl, nella quale l’action dovrebbe essere il genere dominante, fatto di costumi da supereroe e lotte volanti, sia accompagnato invece anche da momenti come questi, in cui i personaggi mostrano le loro paura, le loro fragilità, le loro reali personalità, portando in scena quindi una vita reale e, per certi versi, anche attuale. Questa commistione tra realtà/concretezza e fantasia/superpoteri crea in tutto e per tutto un mix perfetto di emozioni, nelle quali ognuno di noi può ritrovarsi. Un esempio quindi importante da mostrare e mostrarsi.
La puntata termina con la partenza di Supergirl e Mon-El nello spazio, dove dovranno prelevare la stessa pietra usata da Olivia per creare una Worldkiller. Tutto questo entro un paio d’ore, ossia prima che Reign possa liberarsi dal laboratorio di Lena. Dal promo sembrerebbe che questo viaggio, per il quale i fan della coppia già nutrivano speranza per un possibile ritorno di fiamma tra i due, porti in realtà alla ribalta cose o persone del passato, non è vero Supergirl?
Concludo con una sola parola…Bangarang!!
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